
Comprare auto d’epoca non è un vezzo riservato a chi ha un capitale da spendere e punta al pezzo unico da qualche milione di euro. Ci sono appassionati di auto d’epoca che coltivano il proprio hobby possedendo una vecchia signora ereditata da un lontano zio. Magari uno di quelli che teneva un pezzo pregiato nascosto nel fienile.
Altri invece, che non hanno avuto la fortuna di trovare un’auto d’epoca nel testamento, vanno alla ricerca della grande occasione. Questo articolo vuole esserti d’aiuto se stai cercando di compare auto d’epoca e vuoi qualche consiglio per fare un buon affare.
Indice degli argomenti trattati
Cos’è un’auto d’epoca
Prima di capire come comprarla, vediamo cos’è un’auto d’epoca e quando una vettura può definirsi tale. Infatti, non è detto che un’auto vecchia sia necessariamente d’epoca. Ci sono dei criteri specifici che valgono sia dal punto di vista commerciale che fiscale.
L’Articolo n°60 del Codice della Strada stabilisce i criteri per identificare un’auto d’epoca. Inoltre, stabilisce la definizione di auto di interesse storico. Vediamo quale differenza corre tra le categorie e quali caratteristiche deve avere un’auto per rientrarvi.
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Auto d’epoca
Un’auto d’epoca è un veicolo cancellato dal P.R.A. per essere destinato alla conservazione in musei o locali pubblici e privati. Attenzione, queste vetture non possono più circolare liberamente su strada, lo scopo della conservazione deve essere: “La salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice“.
Si tratta di veicoli che possono circolare solo in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all’ambito della località e degli itinerari di svolgimento dell’evento. In questi casi deve esserci una particolare autorizzazione rilasciata dal competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri. Le auto d’epoca sono iscritte a un elenco specifico, presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri.
Auto di interesse storico e collezionistico
Rispetto alle auto d’epoca, quelle di interesse storico hanno una possibilità di utilizzo più ampio. Possono infatti circolare liberamente su strada, purché posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli e determinati da un regolamento preciso .
Rientrano nei motoveicoli di interesse storico le auto iscritte in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. Per poter essere considerate auto storiche è necessario il CRS, Certificato di Rilevanza Storico collezionistica.
Agevolazioni fiscali auto d’epoca o interesse storico
Dal punto di vista assicurativo e del bollo, sia le auto storiche che quelle d’epoca beneficiano di alcuni vantaggi. Le auto di interesse storico con età compresa tra i 20 e i 29 anni continuano a pagare la tassa di proprietà fino al compimento del trentennale.
Ovvero nel momento in cui scatta l’esenzione. Non tutte le regioni hanno adottato le misure per i veicoli storici ultraventennali ma la Corte Costituzionale ha stabilito che la normativa nazionale non può essere modifica a livello regionale. Dal punto di vista assicurativo la situazione è più lineare, ecco i vantaggi concreti:
- Premio annuo molto basso, tra i 100 e i 200 euro.
- Niente Bonus-Malus.
- Formula garage per auto d’epoca che circolano solo per manifestazioni.
Tutto qui? L’unica regola da rispettare a mente è che, per stipulare un’assicurazione di questo tipo, servono almeno 23 anni e 41 € per l’iscrizione all’ASI.
Comprare auto d’epoca: 7 pratici consigli
Ora che abbiamo chiarito cos’è un’auto d’epoca, e la differenza con un’auto di interesse storico, affrontiamo qualche regolare per poterne acquistare una cercando di fare un buon affare. Da questo momento in poi non farò più differenze tra auto d’epoca e auto di interesse storico. Il motivo? Questi consigli valgono per entrambe le categorie.
Meglio non seguire la moda
Stai pensando alla tua prima auto d’epoca e non sai quale modello puntare? Il primo consiglio: scegliere quello che ti piace senza farti condizionare dalle mode e dai trend del momento. Perché le mode – spesso – creano delle vere e proprie bolle, che fanno lievitare i prezzi per poi farli ridiscendere in maniera repentina e imprevedibile.
Scegli con cura il colore e i dettagli
Prenditi il tempo necessario per cercare tra le varie offerte un’auto con una buona combinazione di colore interno ed esterno, possibilmente non banale o brutta. Anche se adesso il tuo obiettivo non è quello di rivenderla per guadagnare, ricorda che i colori belli sono quelli maggiormente ricercati. E quindi meglio rivendibili.
Scegli il periodo giusto
Esistono tipi di auto particolarmente apprezzati in alcuni periodi dell’anno e più difficili da vendere in altri periodi. Esiste infatti una vera e propria stagionalità. È il caso delle decappottabili: in estate scoppia la mania del cabrio e chi vende fa buoni affari, mentre in inverno la richiesta diminuisce ed è più facile spuntare prezzi interessanti.
Usa la testa e frena l’istinto
Questo è un consiglio che do sempre a chi deve acquistare auto d’epoca o moderne. Quando trovi l’auto dei tuoi sogni, lucida ed esposta ad una fiera o illuminata a giorno nel salone del rivenditore, il primo istinto è quella di decidere l’acquisto. Non correre, prenditi il tempo necessario per fare un’analisi a freddo. Con dati alla mano.
href="#" data-color-override="false" data-hover-color-override="false" data-hover-text-color-override="#fff">Button TextL’ultimo giorno è quello buono
Non è una regola universale, ma in genere l’ultimo giorno di una fiera o di un salone è quello più adatto per spuntare il prezzo migliore. Chi deve vendere sarà più disposto a trattare. Occhio però: allo stesso tempo rischi di veder andar via l’auto dei tuoi desideri tra le mani qualcuno più veloce di te ad aggiudicarsela.
Scegli l’auto con targa e documenti originali
Può sembrare un dettaglio, ma quando si tratta di compare auto d’epoca le sfumature contano! Una vecchia signora con la sua targa originale è esteticamente più apprezzata e in linea con l’aspetto della vettura, oltre ad avere quotazioni più elevate.
Meglio ancora se è dotata dei documenti originali, come il foglio complementare e il libretto di uso e manutenzione. Non tener conto di questo consiglio se l’auto da te scelta proviene dall’estero. In questo caso la re-immatricolazione sarà inevitabile.
Meglio che sia stata di pochi
Anche se non esiste un numero minimo di ex-proprietari consigliato, vale sempre la regola: meglio pochi. E magari, anche buoni. Potrà capitarti l’auto appartenuta a un solo proprietario come quella che è passata di mano più volte. Considera che un numero ridotto di passaggi rende più facile ricostruire la storia della vettura e le dona valore.
Auto d’epoca: quali rischi si corrono?
Il settore delle auto d’epoca non è immune da rischi e truffe, il sito specializzato Classic Trader ha pubblicato i risultati di un sondaggio che disegnano la mappa dei rischi che si possono correre. Il 35% degli utenti intervistati, ha dichiarato di aver subito almeno un tentativo di truffa, il 70% dei quali è avvenuto in Italia mentre il restante all’estero.
La truffa più comune è quella dei difetti taciuti dal venditore all’acquirente, seguita dagli incidenti nascosti e dalla truffa del contachilometro. Si tratta di alterazioni dello stato della vettura, che possono anche mettere a repentaglio la sicurezza degli occupanti.
Le truffe non si limitano solo all’integrità dell’auto e alla sua percorrenza chilometrica. Dal sondaggio effettuato da Classic Trader emerge che il 18% degli appassionati che compra auto d’epoca considera rischiosa la fase della transazione economica, con casi segnalati di denunce di pagamenti anticipati su presunti accordi e spedizionieri scomparsi con acconti di garanzia.
L’aspetto sorprendente che emerge dal sondaggio è che circa l’80% delle transazioni avviene mediante pagamento in contanti. Una procedura che espone sia a rischi di rapine sia al rischio che la transazione avvenga con banconote false.
Lo studio completo è disponibile al seguente indirizzo Classic Trader
Evita le sorprese per acquistare auto usate
La sintesi è questa. Le brutte sorprese possono essere dietro l’angolo. E un’auto d’epoca ne può riservare in molti dettagli, anche i più piccoli. Per questa ragione, quando ne analizzi una devi farlo con perizia e senza fretta, meglio ancora se supportato da un esperto.
Dopo un attento controllo dei documenti, del numero di proprietari e dello stato di manutenzione – meglio se documentato – le componenti più difficili da analizzare sono la carrozzeria e la meccanica.
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Comprare auto d’epoca: la tua opinione
Hai acquistato un’auto d’epoca e vuoi raccontarci la tua esperienza? Hai domande o vuoi chiarimenti? Normale, questo è uno degli argomenti più delicati per chi vuole acquistare un’auto usata. Raccontami nei commenti cosa è successo, sarò felice di risponderti.
Buonasera Antonio, la possibilità di pagare il passaggio ridotto (legge Dini) è riservata agli operatori di settore. Da privato non c’è altra soluzione che pagare il passaggio per intero.