
Far durare di più le batterie delle auto elettriche significa proteggere un investimento: gli EV hanno prezzi non certo alla portata di tutti e l’accumulatore incide per una parte significativa. È il componente più costoso di un’auto elettrica. Costoso e fondamentale perché incide sull’autonomia, fattore-chiave per la diffusione dei veicoli elettrici.
È proprio sulle batterie che produttori e case automobilistiche stanno lavorando, con soluzioni sempre più avanzate siano in grado di percorrere molti chilometri e al tempo stesso ingombrare e pesare il meno possibile. Tutto questo ha un costo, naturalmente.
Se costretti a sostituire l’accumulatore – magari una volta scaduta la garanzia – la spesa è elevata. Vediamo allora 5 consigli per far durare di più le batterie auto elettrica.
Indice degli argomenti trattati
Come sono fatte le batterie di un’auto elettrica
Prima però capiamo come sono fatte le batterie di un’auto elettrica e perché costano tanto. Ce ne sono di diversi tipi alcuni dei quali ormai in disuso come quelle al piombo, che funzionano grazie a un anodo (polo negativo) di piombo e un catodo (polo positivo) di perossido di piombo immersi in una soluzione contenente acido solforico.
Anche quelle al nichel-metallo idruro – anodo in lega metallica, catodo in nichel – non vengono utilizzate sugli EV. Tra i principali difetti avevano quello dell’effetto memoria.

Molto diffuse sono le batterie agli ioni di litio, più compatte, leggere ed efficienti delle precedenti possono essere ricaricate anche parzialmente senza alcun problema.
Ma funzionano correttamente solo tra -10 a +30 gradi Celsius. La nuova frontiera per le vetture elettriche sono le batterie allo stato solido, che utilizzano come elettrolita un materiale solido anziché liquido. Una soluzione che permette di ridurre le dimensioni e il peso degli accumulatori, scaldando meno durante il funzionamento.
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Garanzia e costi delle batterie
Dunque, un componente tanto importante quanto oneroso. Ma quanto costa la batteria di un’auto elettrica e per quanto tempo viene garantita dal produttore? Partiamo dalla domanda, le case auto garantiscono mediamente per 8 anni le batterie contro:
- Anomalie.
- Malfunzionamenti.
- Guasti.
Non solo: garantiscono anche il mantenimento del livello di efficienza minimo – il 70% – al di sotto del quale la batteria viene considerata non più adeguata al compito.
Ma cosa succede se l’accumulatore si guasta una volta scaduto il periodo di garanzia, oppure se non è più in grado di mantenere il livello di efficienza minimo?
Va cambiata. Riportiamo i costi di sostituzione (Insideevs.com): Smart EQ (17,6) kWh 11.000 euro, Nissan Leaf (40 kWh) 8.500 euro, Mercedes EQC (80 kWh) 48.950 euro.
5 consigli per aumentare la durata delle batterie
Ora che il quadro è completo vediamo come poter aumentare la durata delle batterie di un’auto elettrica, o quantomeno utilizzarle in maniera corretta in modo da preservarle.
Cinque consigli utili alla mobilità a zero emissioni, a chi è in possesso di un EV o di un veicolo ibrido plug-in, che monta batterie del tutto simili anche se con autonomie inferiori.
Né troppo carica, né troppo scarica
Le batterie al litio, anche se prive di effetto memoria, non gradiscono molto essere portate a carica zero. L’ideale sarebbe collegarle alla prese quando sono al 20%.
più il livello della corrente residua si avvicina allo zero e maggiore sarà lo sforzo necessario a ricaricarle. Discorso analogo per la carica massima, l’ideale sarebbe questo:
- Non puntare mail al 100%.
- Fermarsi sempre all’80%.
I sistemi di ricarica nei veicoli e le centraline elettroniche di controllo aiutano con una progressiva riduzione della potenza di carica all’avvicinarsi del massimo.
Ad ogni modo, non è grave se sporadicamente – magari prima di un viaggio – si carichi la batteria o se la si porta a meno del 10%. È importante che non sia una costante.
Non lasciare l’auto ferma a lungo
Un’auto elettrica dovrebbe circolare con frequenza per evitare il decadimento prematuro della batteria. Ovviamente non esiste un chilometraggio minimo, ma è opportuno che venga utilizzata almeno una volta a settimana e che – quando rimane ferma – la carica residua compresa tra il 20% e l’80%, di preferenza tra il 50 e il 75 percento.
Ricarica rapida? Meglio di rado
La velocità di ricarica è un tema chiave per l’auto elettrica: più è elevata e più è flessibile l’utilizzo del veicolo. Ma attenzione: i sistemi di ricarica rapida e ultra-rapida (dai 50 kW in poi) hanno un impatto potenzialmente dannoso sulla batteria se utilizzati spesso.

La ragione è il calore prodotto durante la carica: più è potente e maggiore sarà il calore generato, impattando poi negativamente sulle celle dell’accumulatore. Meglio, quindi, la ricarica lenta come norma e quella rapida durante i viaggi.
Guida sportiva a piccole dosi
Le batterie agli ioni di litio sono progettate per durare tra i 1.000 e i 1.500 cicli di ricarica, ma una guida aggressiva richiede molta energia. Ma anche cicli più frequenti che riducono la durata dell’accumulatore. Meglio marciare in modalità Eco per abbattere le spese.
Meglio al riparo o in garage
Il caldo è nemico delle batterie: sopra i 50° le celle tendono a rovinarsi riducendo potenza e durata dell’accumulatore, per questo sono dotate di raffreddamento attivo durante il funzionamento. Meglio quindi non lasciare un’auto elettrica sotto il sole estivo, così come meglio evitare le troppe ricariche rapide e una guida troppo intensa.
Diverso il rapporto con il freddo: impedisce alle celle di funzionare al loro livello ottimale e riduce l’autonomia. Ma influisce sul deterioramento della batteria sulle auto elettriche.
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Batteria auto elettrica: trattare con accortezza
Ricapitolando: la batteria di un’auto elettrica va trattata con accortezza per evitare che perda la capacità di immagazzinare e fornire energia al veicolo. Se questo accade fuori garanzia il conto è salato, molto salato. I consigli forniti permettono di allungare la durata dell’accumulatore, ma possono risultare limitanti per alcuni automobilisti.
Tu cosa ne pensi dell’argomento? Come far durare di più le batterie delle auto? Hai già avuto esperienze con auto elettriche? Raccontamele con un commento all’articolo.