
Come fare la rigenerazione del FAP? Qual è la soluzione quando il filtro antiparticolato del diesel è completamente bloccato? Ecco cosa succede quando hai un filtro antiparticolato ostruito.
Hai acquistato da poco la tua nuova vettura usata. Si è accesa una spia arancione sul cruscotto e il motore non rende: non accelera e la macchina va al massimo a 70 chilometri all’ora. Consultando il libretto di uso e manutenzione, hai scoperto che qualcosa nel sistema antinquinamento non funziona. Sarà il filtro antiparticolato intasato?
Hai portato la vettura nell’officina del venditore e lì ti hanno detto che il guasto non rientra in garanzia: è il filtro antiparticolato ostruito e dovrai affrontare tu la spesa.
Abbiamo già visto in questo articolo gli aspetti tecnici sul funzionamento dei sistemi di ritenuta delle polveri in uscita allo scarico nei motori diesel delle nostre moderne autovetture. In questo caso di oggi, però, non abbiamo problemi legati all’innalzamento del livello dell’olio. Ma si tratta di un altro tipo di inconveniente, una questione basilare.
Indice degli argomenti trattati
- Perché il filtro antiparticolato è ostruito?
- Come funziona la pulizia del filtro
- Sintomi del filtro antiparticolato intasato
- Come risolvere il Filtro antiparticolato intasato
- Filtro antiparticolato intasato: cosa non fare
- Aspetti legali del filtro antiparticolato intasato
- Cosa fare se hai problemi con il FAP?
Perché il filtro antiparticolato è ostruito?
Teniamo sempre a mente che l’introduzione dei sistemi di ritenuta del particolato è recente e, soprattutto, posticcia rispetto alla tecnologia che si è sviluppata dall’inizio del secolo scorso intorno ai motori a combustione interna. Solamente negli ultimi anni ci si è preoccupati, in maniera sempre più stringente, degli aspetti legati all’inquinamento.
L’aggiunta a posteriori di questi sistemi antinquinamento a propulsori già esistenti è stato un tentativo disperato, e a volte mal riuscito, di risolvere un problema. Ovvero rendere pulita una tecnologia che non si è mai preoccupata di esserlo sin dal suo concepimento.
Per questi motivi i filtri antiparticolato, e anche altri componenti del sistema antinquinamento come l’EGR, si trascinano dietro, durante l’arco di vita utile dei veicoli, un sacco di problemi che sono spesso motivo di discussione tra chi vende e chi acquista.
Per approfondire: perché le gomme si consumano ai lati?
Come funziona la pulizia del filtro
Il filtro antiparticolato è sottoposto a cicli di autopulizia e rigenerazione. Il veicolo cambia una serie di parametri di funzionamento del motore in modo da ossidare i depositi carboniosi che si accumulano. Tale operazione non riporta il filtro nelle condizioni iniziali.
Con il passare dei chilometri, si ammassano ceneri e depositi vari che, ciclo dopo ciclo, portano inevitabilmente il filtro ad esaurirsi. Il corretto funzionamento e la longevità del filtro antiparticolato dipende dal tipo di strada e dallo stile di guida personale.

Infatti l’uso cittadino di un veicolo diesel, soprattutto per brevi tragitti, non permette al sistema di scarico di raggiungere le temperature ottimali per la rigenerazione. Uno stile di guida allegro o nervoso con continue accelerazioni porta a generare, a parità di strada percorsa, una quantità di polveri incombuste maggiori rispetto a una guida rilassata.
Sintomi del filtro antiparticolato intasato
Con il tempo e con i chilometri, il sistema di iniezione del gasolio perde man mano la sua efficienza e, in veicoli non più giovanissimi e mal manutenuti, le iniezioni di gasolio sono caratterizzate da una sempre maggior dimensione delle gocce di carburante.
Cosa che mal si concilia con una combustione completa e con il contenimento della quantità di particolato in uscita. Il filtro ostruito crea una pressione eccessiva a monte. Quando questa pressione supera una certa soglia si accende la spia sul cruscotto.
La spia accesa è qualcosa che per molti è sopportabile. Il problema nasce quando il motore va in recovery e la centralina rileva un guasto nel sistema antinquinamento. Cosciente del fatto che il veicolo potrebbe inquinare, impone al motore prestazioni ridotte.
Come risolvere il Filtro antiparticolato intasato
Come sbloccare il filtro antiparticolato? Hai mal digerito il preventivo del meccanico che prevede la sostituzione del meccanismo in questione con un ricambio nuovo originale. Insomma: la spesa è abbondantemente superiore a mille euro.
Quali sono le alternative? Intanto non fare fesserie ed evita il fai da te con i kit in commercio, rivolgiti subito ad un tecnico qualificato. Sappi che prima intervieni e meglio è.
Rigenerazione forzata
Si potrebbe tentare di risolvere il problema effettuando la rigenerazione forzata del filtro antiparticolato bloccato. È una procedura che si fa in officina a veicolo fermo.
Si tratta in pratica di comandare alla centralina motore, via software, di operare la rigenerazione, anche se il parametro di velocità del veicolo è a zero (di qui la forzatura).
L’operazione dura dai 10 ai 15 minuti durante i quali il motore, con il cambio in folle, viene portato su di giri, vengono modulati opportunamente la valvola EGR, il turbocompressore e i tempi e le durate delle iniezioni e viene introdotto un particolare additivo.
Per quanto sia una prassi consolidata e diffusa, è una cosa che non è consigliabile fare perché con il veicolo fermo il campo di temperature del motore potrebbe distribuirsi in maniera anomala e riservare brutte sorprese. E poi l’esito dell’operazione è incerto.
Il tentativo ha successo solo nei casi in cui lo stato del filtro non è compromesso. Se, ad esempio fai strade cittadine e percorsi brevi e non vai quasi mai in autostrada per tragitti lunghi, magari hai solo bisogno di effettuare un ciclo di rigenerazione completo. Spesso, però, le incrostazioni all’interno del filtro sono ostinate e l’operazione non riesce.
Pulizia specializzata
Una soluzione più sicura e duratura sarebbe quella di affidarsi a centri specializzati che operano uno smontaggio del filtro antiparticolato. Fanno un lavaggio meccanico e chimico del corpo interno con risultati soddisfacenti e prezzi abbordabilissimi.
Sostituzione
Il consiglio è quello di sostituire il filtro con un ricambio nuovo, magari non originale. I costi sono più o meno gli stessi di quelli richiesti per un lavaggio a filtro smontato. Questa è la scelta migliore, soprattutto se conti di tenere la macchina ancora per diversi anni.
Filtro antiparticolato intasato: cosa non fare
Ciò che non va fatto è assecondare chi ti consiglia di riprogrammare la centralina motore, svuotare il filtro e camminare senza. È un esercizio illegale (art. 78 del Codice della Strada), con i suoi risvolti penali che portano a reclusione da due a sei anni e sanzione amministrativa da 10.000 a 100.000 Euro. Poi è una pratica dannosa per l’ambiente e per la salute di tutti. Ricorda che stiamo parlando di sostanze cancerogene, abbi coscienza.
Non è detto, inoltre, che il veicolo sia poi in grado di superare la revisione periodica per via della misura di controllo dell’opacità dei fumi, ma questo è il male minore.
A tal riguardo, diffida da chi ti dice che alla revisione non avrai problemi. Perché le procedure e le analisi che si effettuano vengono cambiate di anno in anno. Se svuoti il filtro puoi avere la fortuna, con gli standard odierni, di superare la revisione. Ma non è detto che l’anno prossimo, cambiate le normative e le apparecchiature di controllo, riuscirai a farlo.
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Aspetti legali del filtro antiparticolato intasato
Oltre al preventivo dell’officina, non hai digerito il fatto che il venditore ti abbia detto che non c’è garanzia su questa parte e che non è tenuto a fare nulla, te la devi sbrigare tu.
Non ha tutti i torti. Non si tratta di una parte guasta, ma di un filtro ostruito/esausto (anche in virtù del normale uso pregresso – art. 128, comma 5 del Codice del Consumo), la cui sostituzione fa parte di quelle che possono essere definite operazioni di manutenzione straordinaria che rientrano nell’alea di rischio di chi acquista un’auto usata.
Fin qui le ragioni dei venditori. L’acquisto è corredato da una opportuna Dichiarazione di Conformità, controlla il contenuto. Ma molto probabilmente non avrai scampo.
Se non ti è stata consegnata nessuna Dichiarazione di Conformità o se nella dichiarazione non si fa riferimento al FAP, si potrebbe tenere in considerazione che, limitatamente ai casi di veicoli quasi nuovi e con pochi chilometri alle spalle, una spesa così importante si potrebbe configurare come un tradimento delle tue ragionevoli aspettative di acquirente.
Cosa fare se hai problemi con il FAP?
Non avresti acquistato il veicolo se avessi saputo che era normale attendersi una spesa del genere e di ciò non sei stato informato. Hai poi molte più possibilità di spuntarla se la necessità di sostituire il filtro si presenta a ridosso della vendita, dopo pochi chilometri e pochi giorni e, magari, non hai solamente la spia accesa, ma anche il motore in recovery.
Un altro punto a tuo vantaggio su cui potresti incardinare la tua richiesta in questi casi, potrebbe essere la mancanza della documentazione fiscale relativa ai tagliandi pregressi.
In ogni caso, qualsiasi composizione bonaria tu dovessi riuscire a raggiungere con il venditore questo è il consiglio. Ritieniti fortunato e non ti avventurare in battaglie legali temerarie. Raccontaci la tua esperienza con il FAP o chiedici pure consiglio.