
Dopo lo stop imposto lo scorso 10 aprile da una sentenza della Corte d’Appello di Roma, tornano in funzione i sistemi di rilevamento della velocità su molte autostrade. Rispetto ai precedenti, i nuovi Tutor attivi oggi sono più precisi e rapidi nella lettura delle targhe, tanto che l’azienda che li produce – la Engine S.r.l. – li definisce implacabili.
Il 27 luglio c’è stato il debutto. Le autostrade interessate dai nuovi Tutor attivi sono la A1, inclusa la variante di valico per la Direttissima, la A14, la A10, la A16, la A24 e la A25. A queste, in futuro ne saranno aggiunte altre in fase di valutazione. Vediamo quali differenze corrono tra i vecchi e i nuovi tutor attivi oggi, e dove sono installati.
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Il vecchio sistema Tutor
Il sistema attivo fino al 10 aprile portava il nome Tutor. Introdotto nel 2004, era attivo su oltre 3.100 chilometri di rete autostradale. Il sistema, posizionato su strutture a ponte che coprono i due sensi di marcia, aveva due modalità di funzionamento attive insieme.
Prima fermava la velocità istantanea dei veicoli in transito, come un normale Autovelox. Poi c’era la possibilità di rilevare la velocità media nel tratto che intercorreva tra due apparati, posti a distanze comprese tra i 10 e i 15 chilometri.
Gli apparati erano composti da sensori e telecamere, capaci di leggere sia la velocità degli autoveicoli sia di identificarli in maniera univoca attraverso la targa. Secondo quanto comunicato da Autostrade per l’Italia, il sistema Tutor:
Ha ridotto del 70% il numero dei morti sulla rete autostradale, grazie a una diminuzione del 25% della velocità di picco e del 15% di quella media.
Contenzioso legale e spegnimento
Perché, dunque, se il sistema Tutor funzionava si è arrivati al suo spegnimento? Tutto nasce dal contenzioso legale aperto nel 2006 dalla Craft, un’azienda toscana che accusa Autostrade per l’Italia di averle rubato il brevetto del sistema di rilevamento della velocità.
Lo scorso aprile, la Corte d’Appello di Roma ha imposto al gestore della rete autostradale lo spegnimento di tutti i Tutor dando ragione alla Craft. Così è iniziato lo spegnimento.
Nel 2012 la Cassazione aveva rinviato la causa alla Corte d’Appello, criticando le due precedenti sentenze a favore di Autostrade per l’Italia e sottolineando che:
“L’idea inventiva originaria era stata pedissequamente riprodotta da Autostrade, adottando un sistema di rilevamento identico a quello ottico previsto dal brevetto della società toscana”.
Autostrade per l’Italia ha presentato appello in Cassazione, ma ha dovuto comunque spegnere i 333 Tutor attivi. Spenti anche i sistemi Vergelius, attivi su alcune tratte pericolose gestite da Anas e sulla A2 Salerno-Reggio Calabria.
Il nuovo sistema SICVe-PM
Autostrade per l’Italia si è trovata così a dover rispettare la sentenza della Corte d’Appello, ma anche a dover garantire il rispetto dei limiti di velocità. Per farlo ha realizzato un nuovo sistema battezzato SICVe-PM (Sistema informativo per il controllo della velocità con tecnologia PlateMatching). La soluzione era già in fase avanzata di progettazione.

Attenzione alla velocità, c’è il nuovo Tutor.
Gli impianti (tralicci e segnaletica) rimangono invariati, ma a differenza del Tutor, il SICVe-PM mette a confronto le immagini dei veicoli rilevati dal primo e dal secondo sensore confrontandone la verosimiglianza. Ciò significa una scansione più precisa delle targhe dei veicoli, evitando di confondere numeri e lettere in caso di targhe sporche o deteriorate.
I tratti interessati dai nuovi tutor
Qui ho indicato i dettagli del Tutor e la sua storia, l’evoluzione tra vecchio e nuovo. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le tratte interessate dai nuovi tutor attivi oggi:
- A1, Reggio Emilia-Campegine e la Campegine-Parma;
- A10, Albisola-Celle Ligure e Celle Ligure-Albisola;
- A14, Valle del Rubicone-Cesena;
- Faenza-Forlì;
- Cesena-Valle del Rubicone e Valle del Rubicone-Rimini nord;
- A1, Firenzuola-Badia e Badia-Fiorenzuola;
- A1, All. Dir. Roma nord-Ponzano Romano;
- Ponzano Romano-Magliano Sabina;
- Magliano Sabina-Orte;
- San Vittore-Cassino;
- Cassino-Pontecorvo; Colleferro-Valmontone;
- A1, All. Dir. Roma sud-Colleferro;
- San Vittore-Caianello;
- A16, Baiano-Avellino ovest;
- Avellino ovest-Baiano;
- A30: Sarno-Palma Campania;
- Allacciamento A1/A30-Nola.
L’obiettivo è quello di azzerare quel 4% di verbali cestinati a causa degli errori di lettura del vecchio Tutor. E viste le caratteristiche del nuovo SICVe-PM, il nuovo sistema potrebbe rivelarsi davvero implacabile come sottolinea Autostrade per l’Italia.
Nuovi tutor attivi oggi: la tua opinione
Bene, abbiamo visto quali sono le caratteristiche dei nuovi tutor attivi oggi e dove sono stati collocati i nuovi sistemi SICVe-PM. Ricorda che – oltre alle tratte autostradali interessate fin da subito – in futuro se ne aggiungeranno delle altre, quindi rispetta sempre i limiti di velocità. Hai domande sul nuovo sistema? Hai già incrociato i nuovi Tutor?
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Sai se i nuovi tutor funzionano misurando sia la velocità media che quella istantanea?
Grazie.
Ciao Bernardo, no: misurano solo la velocità media.