
Il radiatore auto permette di smaltire il calore generato dal motore ed evita che si surriscaldi. Cilindri, pistoni e testata potrebbero raggiungere temperature da fusione senza il radiatore: basta questa descrizione per capire quanto sia fondamentale nel propulsore.
Il design delle auto più moderne cela questo componente. Su alcune vetture, poi, ad esempio alcune sportive con motore posizionato posteriormente, il radiatore non è posto frontalmente. Vediamo dunque di capire meglio cos’è e come funziona questo elemento.
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Il sistema di raffreddamento
Immaginate di dover raffreddare un complesso meccanismo come è un motore, composto da tanti pezzi alcuni dei quali in costante movimento e frizione. Il propulsore sfrutta la combustione per generare energia, e la combustione genera un enorme calore.
Se a questo aggiungiamo gli attriti prodotti dal movimento degli organi meccanici, è facile capire come sotto il cofano di un veicolo ci sia molto da fare per evitare che tutto fonda in un unico blocco di metallo. A questo compito è deputato il sistema di raffreddamento.
Troviamo condotti con il liquido refrigerante (una miscela di acqua e sostanze che alzano il punto di ebollizione e abbassano quello di congelamento), dal vaso di espansione e dal radiatore, equipaggiato con una ventola che aiuta a smaltire il calore durante l’uso.
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Com’è fatto il radiatore auto
Un pannello attraversato da piccole tubazioni, che corrono dentro una griglia equipaggiata con una serie di alette che hanno la funzione di dissipare il calore verso l’esterno.

Un tipico radiatore auto – Wikipedia
Nella parte superiore c’è il tubo di gomma (manicotto) che porta il liquido caldo dentro il radiatore, nella parte inferiore c’è il tubo di uscita che riporta il composto nel motore.
Il fluido refrigerante è mosso dalla pompa dell’acqua e passa dal vaso di espansione, necessario a contenere l’aumento di volume del liquido al crescere della temperatura. Sul vaso c’è il tappo per rabboccare il fluido, che va aperto solo a motore freddo.
href="#" data-color-override="false" data-hover-color-override="false" data-hover-text-color-override="#fff">Button TextIl funzionamento del radiatore
L’elemento chiave del sistema di raffreddamento è il radiatore. Il liquido refrigerante percorre i canali ricavati nella testata e lungo i cilindri del motore.
Caricando il calore prodotto dalla combustione. Le alette investite dall’aria, che fluisce dall’esterno sulla griglia, rilasciano il calore abbassando la temperatura del liquido.
A bassa velocità, a veicolo fermo o con la temperatura esterna molto alta, a forzare il flusso dell’aria pensa la ventola montata davanti al radiatore, che viene attivata da un sensore.
Ovvero un elemento che misura la temperatura del liquido refrigerante e che attiva il relè della ventola. Il liquido portato a temperatura d’esercizio esce dal radiatore. Attraverso il manicotto di ritorno, viene convogliato verso il motore dove ricomincia il ciclo.
La manutenzione del radiatore
Il flusso dal radiatore è un ciclo continuo e non si arresta quando il motore è in funzione. È importante – quindi – controllare il livello del fluido refrigerante, che nel tempo può diminuire e può perdere le sue proprietà chimiche e fisiche.
Il liquido è composto da una miscela di sostanze chimiche che evitano il congelamento a basse temperature, proteggono pareti e tubi del motore. E non lo fanno bollire a 100 gradi.
Se il liquido diminuisce deve essere rabboccato, se assume consistenza eccessivamente oleosa o colorazioni scure va sostituito. Attenzione anche alla struttura del radiatore.
Se perde liquido c’è il rischio di bruciare la guarnizione della testata, o peggio di fondere il motore. Se si verifica una situazione del genere occorre spegnere il motore.
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Radiatore auto: tutto chiaro?
Il radiatore auto è una componente fondamentale dei veicoli a motore termico e la sua manutenzione è importante se si vogliono evitare danni gravi. Ho cercato di sintetizzare in questo articolo tutte le informazioni, ma se hai bisogno di approfondire qualche punto, oppure se vuoi raccontarmi una tua esperienza puoi farlo con un commento.