
I casi di malfunzionamento del volano motore non si contano. In realtà, come vedremo, nella stragrande maggioranza delle volte non si tratta propriamente di un guasto dovuto ad una difettosità dei singoli esemplari, ma di manutenzione straordinaria necessaria a seguito del normale uso del veicolo. Vale anche per la rottura del volano auto.
In tema di garanzia, per quanto il malfunzionamento del volano motore sia derivante dal normale uso del veicolo (non difetto di conformità) e, rientri nella sfera della manutenzione, è comunque una manutenzione onerosa. Che costa non poco.
Sostituire il volano motore potrebbe essere una sorpresa amara per l’usato, difficile da digerire come manutenzione. Il caso di guasto al volano è quindi spesso al centro di dispute, anche legali, tra venditori professionisti e acquirenti consumatori.
L’alto costo per la sostituzione, che mobilita degli avvocati, ha il suo peso se diventa una sorpresa per l’acquirente. Anche se, secondo gli artt. 128 e segg. del Codice del Consumo, non è il costo della riparazione a definire il difetto di conformità. Vuoi approfondire?
Indice degli argomenti trattati
- Cos’è un volano motore auto, definizione
- Come è fatto il volano motore dell’auto
- Perché spesso il volano si rompe?
- Cos’è un volano bimassa, una definizione
- Quanto costa cambiare il volano motore
- Perché si c’è la rottura del volano auto bimassa?
- Come evitare la rottura del volano auto
- Gli aspetti legali della rottura del volano auto
Cos’è un volano motore auto, definizione
Nei motori a combustione interna per autotrazione l’andamento della coppia disponibile a valle dell’albero a gomiti è assai irregolare. La spinta dovuta alla combustione è limitata a poche decine di gradi di rotazione dell’albero (non è neppure costante).
Più cilindri ci sono, più la coppia è regolare. Ma l’inerzia di pistoni, bielle e albero motore non è sufficiente a garantire il funzionamento del motore al regime di rotazione minimo con la frizione disinserita. Il volano fa da serbatoio di energia cinetica.

Per avere la coppia più uniforme basta aumentare la massa del volano. Non è opportuno aumentarla indefinitamente perché è comunque un peso che grava sulla massa totale del veicolo. Senza contare che, all’avviamento, si traduce in uno sforzo in più per il motorino.
Se dai più gas, accelerare la massa del volano comporta un dispendio ulteriore di coppia (quindi meno accelerazione del veicolo). Mentre durante le frenate si avrà, per lo stesso motivo, meno freno motore e la necessità di freni più performanti. E quindi sicuri.
D’altronde, se si esclude l’effetto delle sollecitazioni del motore su tutta la trasmissione, il volano è essenziale solamente quando il motore gira al regime minimo.
Per questi motivi la dimensione del volano è sempre un compromesso progettuale tra diverse esigenze. Devi garantire il funzionamento del motore a minimo, ridurre lo strattonamento durante le partenze, abbassare il più possibile i consumi ecc.
Da leggere: capire quando cambiare la frizione auto
Come è fatto il volano motore dell’auto
Il volano motore è uno disco di acciaio avvitato sull’albero motore. Viene saldata una corona dentata su cui insistono gli ingranaggi del motorino durante la messa in moto. A volte il volano è dotato di una ruota fonica per la lettura della velocità.
La faccia del volano rivolta verso il cambio è opportunamente sagomata. Questo avviene per accoppiarsi con la frizione e per trasferire la coppia del motore al cambio.
Il ruolo principale del volano motore è, come abbiamo visto, quello di serbatoio di energia cinetica. Questo componente è largamente sovradimensionato rispetto all’altra funzione. Ovvero quella di trasferimento della coppia. Ed è indistruttibile essendo di acciaio.
Perché spesso il volano si rompe?
Abbiamo visto che la dimensione del volano non può essere grande a piacimento. E, quindi, la coppia che si trasmette al cambio è comunque pulsante. L’assorbimento di tale pulsazione residua era prima demandata a piccole molle interne al disco della frizione. La spinta all’abbattimento dei consumi e delle emissioni ha, però, avuto i seguenti risvolti:
- Alleggerimento trasmissione (cambio, differenziali, alberi di trasmissione).
- Erogazione di valori di coppia mediamente sempre più alti, già ai bassi regimi.
- Massimi intorno a 1500 giri/min (il downspeeeding).
- Abbassamento del numero di cilindri (da quattro a tre o fino a due).
Il primo punto si è tradotto in un indebolimento della trasmissione e nell’abbassamento della sua affidabilità. Bisogna abbassare l’ampiezza delle vibrazioni trasmesse dal volano.
Per avere idea dell’evoluzione delle trasmissioni immaginate di comparare peso e robustezza di un cambio di una Giulia degli anni ’70 con un qualsiasi cambio di oggi.
Il secondo e il terzo risvolto hanno comportato l’amplificazione delle pulsazioni a valle del volano. Che non potevano più essere sopportate dalle molle presenti sul disco frizione.
Prima sui motori a gasolio e, più recentemente, sui motori a benzina ad iniezione diretta, si è scelto di trasferire le molle dal disco frizione al volano: è nato così il volano bimassa.
Cos’è un volano bimassa, una definizione
Si è praticamente sdoppiato il volano in due semi-volani liberi di ruotare tra loro: la coppia è trasferita mediante grosse molle elicoidali disposte tangenzialmente lungo i bordi.
Un aspetto tecnico? Le molle, che possono avere fino a tre rigidezze diverse, sono progettate in modo che il sistema abbia frequenze di risonanza intorno ai 250 giri/min.
Per massimizzare la funzione di smorzamento, alcuni volani sono anche dotati di masse centrifughe oscillanti che diminuiscono il loro effetto all’aumentare del numero di giri del motore. Mentre, per effetto della forza centrifuga, aumentano la loro frequenza di oscillazione in accordo con l’aumento della frequenza delle fasi attive dei pistoni.
Non dimentichiamo che tutte queste diavolerie, oltre a preservare la trasmissione, rendono assai più confortevole la vivibilità dell’abitacolo durante la marcia.
Quanto costa cambiare il volano motore
Per la sostituzione del volano motore ci vogliono mediamente 8/9 ore di manodopera di officina (bisogna necessariamente procedere al distacco di tutto il cambio marce), a cui va aggiunto il costo del pezzo di ricambio che, da solo, può essere tranquillamente preventivato con cifre superiori ai 1000 euro. Una bella cifra, questo è chiaro.
Inoltre, la sostituzione di un volano guasto va accompagnata alla sostituzione del gruppo frizione, a cui il volano è accoppiato, sia per motivi tecnici, sia per convenienza economica.
Il gruppo frizione viene smontato insieme al volano motore e potrebbe doversi sostituire nel breve termine. Non vale la pena di rischiare di dovere smontare tutto a stretto giro.
Il gruppo frizione, nei veicoli con cambio manuale, è un kit di due o tre pezzi: disco, spingidisco e cuscinetto reggispinta. Anche il gruppo frizione è un ricambio che nessuno regala e il costo si aggira normalmente tra il 30% e il 40% del costo del volano accoppiato. Cambi automatici a doppia frizione fanno salire i prezzi.
Perché si c’è la rottura del volano auto bimassa?
È chiaro che se il volano fosse un unico monolite di acciaio sarebbe indistruttibile. Ma lo sdoppiamento delle masse ha una numerosa serie di componenti in movimento, lubrificate da grasso, che sono comunque soggette a guasti. Il volano bimassa è pensato come elemento sacrificale di tutto il sistema di erogazione e trasferimento della coppia.
Elemento sacrificabile
Un po’ come succede per le bronzine rispetto all’albero motore e alla biella: questi due ultimi elementi, molto duri, potrebbero essere accoppiati direttamente. Invece si preferisce interporre un cuscinetto fatto con materiale molto più tenero in grado inglobare impurità anche metalliche in sospensione nell’olio e di fondere prima in caso di assenza di lubrificazione. Preservando l’integrità degli altri componenti assai più costosi da sostituire.
Scarico delle forze
Infatti, il volano bimassa è l’elemento su sui si scaricano le irregolarità della coppia erogata dal motore ed è il componente che scongiura il manifestarsi di fenomeni di risonanza del sistema di trasmissione, notoriamente deleteri per qualsivoglia manufatto.
Nei motori non più nuovi, i problemi dovuti alla non perfetta combustione amplificano la irregolarità della coppia erogata a cui devono far fronte i volani bimassa. E questo è un problema spesso ignorato perché normalmente non rilevabile da chi è alla guida.
Il volano bimassa è anche l’elemento che assorbe i piccoli disallineamenti tra motore e cambio (anche solo quelli derivanti dall’evolversi del campo di temperatura nel tempo).
Stress importanti
Le sollecitazioni non sono poche. Quando, ad esempio, viaggiamo con un quattro cilindri a 3000 giri/min, per ogni secondo che passa il volano bimassa deve smorzare la coppia del motore 100 volte. Le considerazioni appena fatte giustificano, nel tempo e con l’uso l’aumento dei giochi della boccola/cuscinetto che vincola tra di loro le due masse.
Inoltre, la frequenza di risonanza del volano bimassa, che abbiamo visto essere intorno a 250 giri/min, viene attraversata dal volano ogni volta che si spegne e si accende il motore.
Molti casi di guasto sono, infatti, riconducibili al continuo avviamento con motorini non più efficientissimi per via dello loro usura o perché le batterie non più nuove non erogano uno spunto sufficiente da subito ad attraversare velocemente il regime di risonanza.
Proprio durante lo spegnimento e l’accensione del motore, quando sono sollecitati all’estremo per via della risonanza, i volani bimassa che cominciano ad essere esausti danno i primi segnali di cedimento: la eccessiva rumorosità e il tipico sobbalzo.
Grippaggio e lubrificazione
Le parti interne del volano bimassa, esposte a polveri abrasive provenienti dalla frizione e dallo sfregamento dei componenti, sono poi lubrificate da grasso per il quale non è prevista manutenzione; il volano bimassa viene chiuso con rivetti e saldature.
Più raramente ci si imbatte nella rottura delle molle o in grippaggi dovuti alla fuoriuscita del grasso lubrificante a seguito di momentanei surriscaldamenti. La rottura del volano auto è quasi sempre la risultante di un danno cumulativo dovuto a questi fattori.
Per le considerazioni fatte, va da sé che il problema che affligge la stragrande maggioranza dei volani bimassa è l’usura derivante dal normale uso del veicolo. La riconducibilità della rottura del volano al normale uso va accertata da un tecnico qualificato.
Come evitare la rottura del volano auto
Si può fare davvero poco. Le sollecitazioni critiche sui volani bimassa si hanno durante lo spegnimento e l’accensione del motore. Queste sono operazioni chiaramente inevitabili. Poi con l’introduzione della tecnologia STOP & GO la cosa è ovviamente peggiorata.
La spinta sul pedale della frizione viene amplificata dalla leva e dalla relativa pompa. Si scarica prima sulle molle a tazza della frizione e poi sulla boccola del volano bimassa interposta tra le due masse. Tale boccola è l’elemento più soggetto ad usura.
Il consiglio è quello di non tenere il pedale della frizione schiacciato per lunghi periodi con il veicolo in moto. Molti cambiano il volano bimassa con un monomassa per evitare il problema. Esistono per molti veicoli, infatti, dei kit di modifica volano + frizione nei quali il volano è monomassa e il disco della frizione ha le molle. Ma funziona tutto questo?
Non proprio. In realtà le molle sulla frizione non riescono a fare lo stesso lavoro delle molle installate nei bimassa e questa cosa si ripercuote sull’affidabilità della trasmissione.
In altre parole aumenta la probabilità di guasti al cambio e al resto della trasmissione. In alcuni casi è prevista la rimappatura della centralina motore per abbassare i picchi di coppia e l’adozione di semiassi più robusti (il cambio rimane esposto).
Da leggere: cosa accade con la rottura della cinghia di distribuzione?
Gli aspetti legali della rottura del volano auto
Abbiamo visto quali sono gli aspetti tecnici che portano a considerare la sostituzione del volano motore una operazione di manutenzione derivante dal normale uso del veicolo.
C’è da dire, inoltre, che il tipico guasto al volano comporta rumorosità. E non compromette l’idoneità all’uso cui il bene è destinato poiché i veicoli marciano tranquillamente.
Il Codice del Consumo esclude la sussistenza di difetti di conformità nel caso di beni usati. Il problema, però, è che di questi aspetti tecnici non ne sono coscienti i Consumatori, molti dei quali, visti i costi in gioco, minacciano volentieri di adire le vie legali.
Poiché nei primi 12 mesi a far data dalla vendita del veicolo è il venditore a dovere dimostrare che la rottura del volano auto non è un difetto di conformità, il venditore può Affidarsi a un Gestore di Garanzia serio e seguire tre strade differenti. Vale a dire?
- Attiva una Garanzia Convenzionale Ulteriore che riconosce i guasti al volano.
- Chiede una consulenza tecnica per accertare che il guasto è derivante da usura.
- Redige e fa sottoscrivere una opportuna Dichiarazione di Conformità.
La strada migliore? Lascia la tua esperienza rispetto al tema della rottura del volano auto, fammi sapere cosa ne pensi e se ti è capitato questo problema.
Salve,nel mese di marzo 2022 ho comprato da un rivenditore o commerciante di auto, una volkswagen golf diesel 105cv. del 2004 con 127000 km. al ritiro dell’auto, nell’accensione del motore non voleva partire con sobbalzo del motore, nel chiedere spiegazioni il venditore mi comunica che non e niente basta cambiare la batteria, che poi non l’anno cambiata, l’anno messa in moto con i cavi, mi sono recato dall’elettrauto (non rete volkswagen) sostituita la batteria, e il motorino di avviamento a mie spese, sembrava che con questi due interventi avevo risolto il problema, invece il quando metto in moto il motore a caldo si verifica un rumore metallico di ferraglia con sobbalzo del motore e del cambio con vibrazione all’interno del pavimento dell’auto, quindi mi reco in officina rete volkswagen, mi comunicano che si deve cambiare frizione e volano, e se i ricambi li voglio originali volkswagen,scelgo gli originali con 2 anni di garanzia, a spese mie, purtroppo il problema si ripresenta, mi reco in volkswagen, e dopo tutti controlli mi dicono che il problema a loro l’ auto non lo fa, quindi mi reco dal mio meccanico, che effettua un controllo di diagnosi (perdita comunicazione con centralina, tensione alimentazione superata), il meccanico sentendo il rumore mi comunica che si tratta del volano, e che mi devo recare alla rete volkswagen per la sostituzione in garanzia, alla volkswagen dicono che il rumore non lo sentono e non lo fa, quindi dicono per verificare se è un difetto del volano lo devono smontare, e se durante la verifica non è difetto del volano gli devo pagare la manodopera?
Ciao Angelo,
tieni presente che quando hai portato la macchina in VW gli hai segnalato il problema di rumorosità (che è descritto nel foglio di accettazione di cui dovresti avere copia), loro hanno espresso un preventivo per la soluzione del guasto (bisognerebbe vedere se con riserva) e tu hai accettato di pagare la somma richiesta a fronte, appunto, della soluzione della problematica che hai segnalato.
Bisogna capire se dopo l’intervento il problema era sparito, in caso contrario è un problema loro. Ti consiglio di non focalizzarti troppo sul piano tecnico, qui il problema è che hai avuto un esborso di denaro e l’anomalia non si è risolta (di questo ti devono dare conto, non solo dell’eventualità di avere montato un volano difettoso): questi concetti è bene che li puntualizzi subito formalmente con una pec o tramite legale e vedi che succede..
Certo.. se il difetto non è evidente visto che loro “non lo sentono e non lo fa” non ti conviene impelagarti in lungaggini legali…