
La targa personale auto potrebbe essere presto realtà. A darne l’annuncio è stato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, che intervenendo in Senato l’ha definita: “Una importantissima misura che porterà a breve un risparmio in termini di tempo e denaro per tutti i cittadini“. In effetti si tratta di una vera rivoluzione per il mondo dei trasporti, perché ribalta il concetto di proprietà dei veicoli. Vediamo in che modo.
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Cos’è la targa personale auto
Quella della targa personale non è una proposta nuova, anzi. L’annuncio di Toninelli riguarda l’applicazione di un provvedimento approvato all’inizio degli anni 2000 ma rimasto inapplicato. Già all’epoca la riforma del Codice delle Strada aveva introdotto una definizione della targa che ne anticipava la formulazione della portabilità:
“Non possono essere abbinate contemporaneamente a più di un veicolo e sono trattenute dal titolare in caso di trasferimento di proprietà, costituzione di usufrutto, stipulazione di locazione con facoltà di acquisto, esportazione all’estero e cessazione o sospensione dalla circolazione”.
Fino ad oggi, però, l’applicazione di questa norma è stata costantemente rimandata. Questo per l’assenza del regolamento attuativo. I motivi che ne hanno decretato l’accantonamento? Tra tutti il timore che l’applicazione della targa personale possa comportare delle complicazioni burocratiche che ricadrebbero sugli automobilisti.
Inoltre, ci sono una moltitudine di casistiche specifiche della targa personale auto che sarebbe necessario normare. Come, ad esempio, quella delle auto a noleggio.
Vantaggi della targa personale auto
Con la targa personale si passa al concetto di portabilità della stessa: se la norma verrà applicata la targa non sarà più abbinata al veicolo come accade oggi ma al proprietario.
Ciò significa che, in caso di vendita della vettura, la targa rimane al vecchio proprietario che può applicarla su una nuova quattro ruote. Esattamente come accade per i ciclomotori.
Il vantaggio economico? Solo nel risparmio sull’emissione di una nuova targa. Se, ovviamente, al momento dell’acquisto di un veicolo nuovo l’automobilista ne possiede una.
Il risparmio è stimato in soli 41,78 euro. Ovvero la quota che l’automobilista paga – tra le altre voci di spesa – per l’emissione della nuova targa. Un vantaggio minimo.
Personale, non personalizzata
La norma prevede che la targa sia personale e che possa essere trasferita dal vecchio al nuovo veicolo in caso di compravendita. Né le modifiche introdotte anni fa – ma mai applicate – né le novità annunciate da Toninelli prevedono la personalizzazione della targa.
Non sarà quindi possibile scegliere i caratteri oppure creare dei nomi o dei loghi sulla propria targa personale auto, come avviene – ad esempio – negli Stati Uniti d’America.
Un vero peccato, perché la personalizzazione potrebbe essere una valida occasione per permettere a chi lo desideri di creare una targa in base ai propri gusti.
Ovviamente dietro un pagamento che finirebbe nelle casse pubbliche. Viceversa, chi non è interessato riceverebbe una numerazione casuale senza spendere nulla in più.
Come funziona la targa personale
Il concetto della targa personale? Contrariamente a quanto avviene adesso, la targa non è abbinata alla vettura e al relativo numero di telaio ma al suo proprietario.
Oggi – a meno di furto, smarrimento o deterioramento – la targa di prima immatricolazione segue il veicolo per la sua vita anche con passaggi di proprietà.
Un mezzo viene trasferito all’estero e re-immatricolato? La targa precedente viene riconsegnata. La nuova normativa prevede che sia vincolata al proprietario. In caso di trasferimento di proprietà la targa segua l’intestatario su una nuova vettura.
Contestualmente alla vendita del veicolo, il proprietario non ne acquista subito un altro? La targa rimarrebbe sua nella disponibilità per 12 mesi. Trascorso questo lasso di tempo, in mancanza di un nuovo veicolo su cui utilizzarla la targa decadrebbe e sarebbe riassegnata.
Trasferimento solo per veicoli simili?
Le perplessità circa l’introduzione della targa personale sono diverse. Ad esempio la necessità per il proprietario di smontare e rimontare le targhe in caso di compravendita, l’obbligo di adeguare tutte le banche dati e i registri che identificano univocamente un veicolo in base alla propria targa e le complicazioni per i noleggiatori.
A questi si somma anche la necessità di capire se la targa possa essere trasferita solo tra veicoli dello stesso tipo – ad esempio da auto a auto, da furgone a furgone etc. – oppure se sia previsto che la stessa targa possa essere utilizzata anche su categorie diverse di autoveicoli. Per capirlo bisognerà aspettare il regolamento attuativo.
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Targa personale: la tua opinione
Come hai potuto vedere, la norma sulla targa personale annunciata dal Ministro Toninelli non è certo una novità, e le complicazioni che ne hanno impedito per anni l’applicazione potrebbero bloccarla anche stavolta.
Il reale risparmio per gli automobilisti è davvero minimo e spetterebbe la responsabilità di smontare le targhe in caso di vendita del veicolo. E rimontarle su uno nuovo.
Tu cosa ne pensi? Si tratta davvero di una misura importantissima a vantaggio degli automobilisti come dice Toninelli? Lasciami la tua opinione con un commento, oppure – se vuoi ulteriori chiarimenti – lasciami la tua domanda.